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ago 25, 2022·modificato ago 25, 2022Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Nulla da aggiungere oltre a quanto già detto perfettamente da Marina Costanzo. Commento giusto per approvare senza alcun dubbio la sezione letture consigliate e l'argomento Piero Angela.

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ago 20, 2022Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Grazie per questo secondo intermezzo estivo che, come il primo, è ricco di contenuti e di spunti interessanti, tutti condensati in un unico breve "flash".

Appoggio in pieno l'idea di presentare dei libri: per me, delle letture di approfondimento sul tema sono fondamentali. Forse, però, il mio giudizio è in parte influenzato dal mio amore per questo "supporto cartaceo", per sua natura così essenziale ma allo stesso tempo efficace nel veicolare un messaggio, delle informazioni, delle riflessioni, delle emozioni...

Penso che un futuro approfondimento su Piero Angela possa essere molto piacevole da leggere. Potrebbe inoltre essere un'opportunità per rendere omaggio non "solo" alla sua carriera, ma anche, più in generale, alla divulgazione, di cui questa newsletter rappresenta un valido e pregevole esempio.

Parlare di Piero Angela è uno dei modi per perpetuare il messaggio secondo cui la divulgazione è un'attività importantissima in ogni branca del sapere: come un coadiuvante, è in grado di favorire la diffusione di un atteggiamento propositivo, partecipe e attivo nei confronti della cultura, scavalcando così l'idea secondo cui quest'ultima è sinonimo di sterile nozionismo o perfino appannaggio di poche élite.

Piero Angela ha saputo diffondere l'amore per il sapere, insegnandoci a coltivare la nostra curiosità e ad alimentare quella gioia e quello stupore che proviamo durante una scoperta, non solo in tenera età ma anche durante l'età adulta: non dobbiamo mai smettere di meravigliarci di fronte a qualcosa di nuovo.

A me piace pensare che ciascuno di noi possa contribuire, nel proprio piccolo, a spargere delle "pillole" di cultura, condividendo conoscenze, esperienze... Qui, però, entra in gioco anche un nostro dovere: la cultura è viva, ma dobbiamo noi essere propensi ad accoglierla nella vita di tutti i giorni, e non relegarla a un ruolo marginale e percepirla come svincolata dalla realtà.

Chiedo scusa per questo "excursus", forse non del tutto pertinente in questa sede, ma mi faceva piacere condividere un pensiero sull'importanza della divulgazione.

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