Come nel caso precedente, inviato il 24 aprile, anche questo nuovo intervallo è concepito come una piccola integrazione “multimediale” all’articolo pubblicato sul secondo numero di Retro Computer della Sprea (uscito da circa tre settimane), sul numero effettivo di Commodore 64 prodotti dall’azienda americana nel corso degli anni.
Il primo video che vi propongo è la registrazione integrale della conferenza del 2007 al Computer History Museum “Impact of the Commodore 64: A 25th Anniversary Celebration”, in cui erano presenti le dichiarazioni di Jack Tramiel sui C64 venduti.
Il secondo video, invece, è quello proposto da Dave McMurtrie nel 2022 in cui presenta le sue ricerche sui numeri effettivi della Commodore, dopo un attento studio dei “report” ufficiali dell’azienda.
Mediante il confronto tra le affermazioni di questi due filmati, si possono notare i passi da gigante effettuati nel corso degli anni nella verifica dei dati, per quanto riguarda la ricerca nella storia dell’informatica personale.
Dave McMurtrie sta facendo da anni un lavoro esemplare nella conservazione digitale della documentazione Commodore, digitalizzando centinaia di documenti ufficiali e mettendoli a disposizione della comunità. Il suo account su Internet Archive è una miniera d’oro per chi si occupa di ricerca.
Non credo di averla segnalata all’epoca della sua realizzazione, quindi lo faccio adesso: nel 2022 c’è stata anche un’inedita collaborazione Stati Uniti/Italia per convertire uno dei primi programmi realizzati per Commodore 64, lo Sprite Editor di Andy Finkel (SPED), di cui Dave possedeva il listato stampato fornito da Michael Tomczyk.
I risultati potete trovarli qui, con il .d64 in cui è preservato il programma funzionante al 100%; una volta finito il lavoro, Dave è stato così gentile da spedirmi lo stampato originale, che quindi adesso è presente (con un certo orgoglio da parte mia) nell’archivio personale di Quattro Bit. Lo ringrazio infinitamente per questo gesto.
Nel frattempo è stato completato l’articolo per la rubrica Debug che andrà sul terzo numero di Retro Computer, e avremo senz’altro modo di parlarne dopo la sua uscita. A presto!
Grazie Andrea per queste chicche come al solito.
E pensare che ci sono aziende che lavorano per smantellare Internet Archive...