Ancora immerso in una estate afosa che (purtroppo) sembra non terminare mai, riemergo da lungo un periodo di silenzio per segnalare uno dei fatti di maggior rilievo tra quelli accaduti in queste settimane, che riguardano ovviamente la conservazione digitale e il retrocomputing.
Il 19 agosto, infatti, è comparso un aggiornamento sul blog dell’Internet Archive, che segnalava il reperimento e la digitalizzazione di un buon numero di episodi di “The Famous Computer Cafe”, una trasmissione radio ritenuta ormai “perduta” e realizzata a Los Angeles durante gli anni Ottanta, a cui avevano partecipato come intervistati un gran numero di personaggi noti legati agli home computer.
Le loro parole assumono oggi un significato storico molto importante ed è davvero meritorio l’intervento di Kay Savetz, che ha permesso il recupero e la fruizione di ben 53 trasmissioni, tra cui possiamo trovare per esempio l’intervento di Bill Gates e Kazuhiko Nishi, o Jack Tramiel (quando aveva acquistato Atari), oppure ancora Steven Levy, l’autore del fondamentale libro Hackers, tradotto anche in italiano dalla Shake negli anni Novanta.
Particolarmente importanti per il retrogaming sono invece le interviste a Douglas Adams e Steve Meretzky (ai tempi delle avventure testuali Infocom) e a Joel Berez, che di Infocom era il presidente (e uno dei fondatori).
Ancora una volta rimango stupito dalla quantità di materiale da reperire per raccontare correttamente la storia dei videogiochi e dell’informatica personale; faccio notare tra l’altro che la digitalizzazione di materiale “multimediale” del genere è solo il primo passo verso la corretta conservazione a fini di studio: ci dovrebbe essere quantomeno una trascrizione integrale del parlato, accanto a forme di analisi testuale alla ricerca di keywords e riassunti efficaci.
Ambiti in cui una volta tanto le cosiddette “IA” sarebbero davvero utili, dato che permetterebbero di automatizzare e velocizzare il lavoro su quantità di fonti sempre più ampie e difficili da gestire direttamente Ma tant’è… Si preferisce forse ancora impestare i social network con immagini ridicole.
Ribadisco comunque quanto scrissi in un vecchio editoriale estivo, anche se allora mi ero limitato alla situazione italiana:
1) c’è ancora molto da scoprire per quanto riguarda la storia del videogioco in Italia; 2) a raccontarla adesso, senza avere quindi una panoramica completa, si commettono errori e si rischia l’approssimazione continua; 3) l’unico modo di procedere, ancora per qualche anno, è la raccolta e l’archiviazione per singoli frammenti.
Ascoltando queste interviste mi è tornato in mente, comunque, il lavoro effettuato ormai una decina di anni fa per la ricostruzione della storia di Radiotext; un articolo che ebbe fortunatamente molti feedback positivi e finì per portare online la prima stagione della trasmissione sul portale di Radio Rai. Radiotext è senz’altro la trasmissione italiana che più si avvicina allo spirito di The Famous Computer Cafe, dato che offriva un’alternanza di interviste e news, oltre al valore aggiunto dei programmi per home computer forniti in diretta, da registrare su cassetta.
Anche per quanto riguarda Radiotext era stato fatto solo il primo passo: manca ancora un’indicizzazione completa, e non mi risulta che nessuno si sia mai cimentato nella conversione di qualche programma BASIC trasmesso in diretta e conservato oggi solo in mp3. Se qualche temerario volesse provare… Me lo faccia sapere!
Non so quanti iscritti della newsletter siano anche lettori della rivista Retro Computer: a loro segnalo che a fine luglio è uscito il numero 3, con lo spazio Debug riservato al videogioco Ghostbusters della Activision e al suo arrivo in Italia. Per il numero 4, ne parleremo a fine settembre. A presto!
Spettacolo! Come al solito, grazie. Rileggendo anche l'articolo del 2014, non si può non pensare al decadimento del contenuto culturale medio di radio e TV pubbliche da quei tempi ad oggi. Approfondirò ascoltando le interviste.
Chiedo: dove trovo gli mp3 dei programmi trasmessi? Non sono un mago, ma in passato ne ho convertiti alcuni con successo per il C64 (degli altri non so, forse potrei provare con lo Spectrum).
Mamma mia, preziosissimo!