Immersi negli umidi meandri di un luglio devastante e interminabile, non si può certo pretendere che chi solitamente scrive online lo faccia come al solito, sadico incurante del proprio pubblico, e che i lettori subiscano passivamente il supplizio di fiumi di parole per niente rinfrescanti.
Seguirò quindi la traccia del primo “intermezzo” dell’anno scorso, quando vi avevo consigliato di guardare i mini-documentari sulla storia dei videogiochi francesi realizzati dal canale Arte (che purtroppo, come anticipato allora, non sono più disponibili).
Stavolta la segnalazione, tutta italiana, nasce dal fatto che sto a poco a poco sfogliando le ultime annate di Commodore Gazette, le cui digitalizzazioni sono state terminate di recente dal sito Radio e dintorni. Curiosando nell’anno 1993, mi sono ricordato della trasmissione televisiva curata da Massimiliano Lisa (“patron” di C.G.) che andava in onda sul circuito Odeon TV.
Informatica VideoMagazine (per gli amici, IVM) era appunto un programma settimanale d’approfondimento tecnico, che iniziò la sua corsa il 14 aprile di quell’anno e che veniva presentato in un editoriale come:
la trasposizione televisiva di una rivista d’informatica, qualificata dalle più ampie possibilità (rispetto alla carta stampata) offerte dal mezzo televisivo.
Secondo M. Lisa infatti:
rispetto alla carta stampata il mezzo televisivo presenta grandi vantaggi: maggiore coinvolgimento del pubblico, tempestività delle news, maggiore “effetto” e nuove possibilità nelle prove (un conto è vedere una foto, un altro è “entrare” in un prodotto con la telecamera)
Facendo un balzo di trent’anni in avanti fino ai giorni nostri, un momento in cui l’editoria videoludica è stata completamente spazzata prima dai portali online e poi dagli streamer, si può dire come questo ragionamento anticipatore abbia avuto moltissime conferme.
La trasmissione IVM si situa in un momento particolarmente critico per Commodore; infatti, alcuni lettori notavano come ci fosse una specie di ambiguo dualismo di fondo, in cui da una parte c’era una rivista cartacea con focus sull’Amiga, mentre in tv ci si rivolgeva esclusivamente al mondo dei “pc”.
In particolare, un lettore di Napoli si chiedeva (con parole forti):
come un programma che si consideri dedicato all’informatica in generale possa tralasciare le macchine della Commodore (…) nella trasmissione c’è una forma di oscuro pseudo-razzismo nei confronti delle nostre macchine.
Lisa rispose con considerazioni piuttosto pragmatiche e veritiere sullo stato del mercato di allora:
Esiste un preciso rapporto tra la vastità di un mercato, la presenza di inserzionisti e la fattibilità di un progetto. Prova ne è che tutti gli abituali inserzionisti di Commodore Gazette sono stati contattati per IVM, ma nessuno ha deciso d’investire nella trasmissione, e lo stesso vale anche per la Commodore Italiana.
Molti episodi di IVM possono essere visti su youtube: io ho selezionato due servizi in particolare, che saranno graditi agli appassionati di videogiochi. Nel primo (puntata 6, dal minuto 49:51) si parla della Lago/SoftMail di Como, uno dei più importanti distributori italiani (assieme a Leader e CTO) e pioniere nella vendita per corrispondenza, nel momento in cui stava spostando il suo core business verso i simulatori di volo.
Si vedono infatti Ugo Grandolini e Umberto Colapicchioni presentare una costosa periferica per Flight Simulator (l’NT 361 Trainer) e gli scenari per gli aeroporti italiani. Colapicchioni sarà di certo un nome conosciuto agli appassionati del Commodore 64, grazie alla sua lunga collaborazione con la Systems Editoriale.
Il secondo servizio che vi propongo (puntata 11, dal minuto 33:55) è invece un simpatico “faccia a faccia” tra due noti redattori delle riviste di videogiochi, Andrea Minini Saldini per K e Stefano Giorgi per TGM, con argomenti che spaziano dalla pirateria alla lotta tra pc e console.
Volevo concludere questo scritto con una breve nota riguardante lo strillo pubblicitario “il primo settimanale televisivo dedicato al mondo dei computer”; i lettori più affezionati di Quattro Bit sanno perfettamente come negli anni Ottanta ci siano state trasmissioni come Tg2 Chip (per la Rai) e soprattutto Bit (per Fininvest), condotta da Luciano De Crescenzo.
A queste aggiungiamo anche le puntate tematiche di Tandem, senza arrivare a citare tutti gli approfondimenti divulgativi iniziati addirittura negli anni Settanta. Come sempre, si tratta semplicemente dell’ennesimo problema di stabilire davvero “la prima volta in cui” è accaduto davvero qualcosa, ma questo a posteriori non toglie niente alla validità di un programma come IVM.
È vero, rimangono ancora molti argomenti da trattare riguardo la divulgazione informatica in tv: avevo tentato di fare qualcosa in questa sede parlando di “Verso il 2000”, in uno dei primissimi appuntamenti su Substack.
Ricordo anche di averne promessi altri, e in particolare di voler approfondire i servizi relativi all’informatica e i videogiochi trasmessi nelle prime puntate dello storico Quark di Piero Angela. Se non l’ho più fatto non è per disattenzione o colpa, ma semplicemente perché negli anni ho visto un moltiplicarsi di note scritte su Chip, Bit, Radiotext e altro, senza una citazione esplicita ai miei lavori passati.
Notando quindi un notevole interesse per il rapporto tra informatica e tv, mi riserverò di dedicare un intero capitolo a questo tema, grazie a tutto il materiale che ho acquisito negli anni, se un giorno troverò un editore abbastanza temerario da investire nel libro cartaceo che ho in preparazione da anni e che sembra diventato ormai più surreale del galeone di Dylan Dog.
A presto!
Contano come trasmissione dedicata all’informatica (più o meno) le sfide di videogiochi promosse da Mattel/Intellivision nella trasmissione “Topolino Show” della vecchia Rete 4 della Mondadori? (Credo fosse il 1982, pre-acquisizione di Fininvest, era di sabato pomeriggio e da appassionato di vg e di fumetti Disney non me ne perdevo una puntata)
E credo che su Telelombardia nel 1983 ci sia stato anche una sorta di campionato italiano dei videogiochi Imagic. Credo lo abbiano trasmesso su Telelombardia… c’era la pubblicità sulla rivista Videogiochi dell’epoca. Appena torno da Firenze do un’occhiata più completa.
Incrocio le dita per il galeone 🤞🏻