Sempre interessante e a volte spassoso leggere i tuoi pezzi. Questo stavolta ci apre una dimensione parallela o perlomeno ci invita ad alzare la testa e guardare tutto in una diversa prospettiva o POV, come si (ab)usa dire oggigiorno. Siamo spesso a capo chino a pedalare sulla nostra ruota di criceto, rinchiusi nella nostra gabbietta 2x3mt e difficilmente ci fermiamo a riflettere o a dare uno sguardo anche temporale oltre il nostro cubicolo abituale. Questo articolo ci riesce con la consueta intelligente semplicità che AP ci ha abituato ad apprezzare. TY
Che piacevole sorpresa questa rubrica. Grazie Andrea, non vedo l'ora di leggere il prossimo articolo. Nel frattempo mi rimetto in pari 🙂
Sempre interessante e a volte spassoso leggere i tuoi pezzi. Questo stavolta ci apre una dimensione parallela o perlomeno ci invita ad alzare la testa e guardare tutto in una diversa prospettiva o POV, come si (ab)usa dire oggigiorno. Siamo spesso a capo chino a pedalare sulla nostra ruota di criceto, rinchiusi nella nostra gabbietta 2x3mt e difficilmente ci fermiamo a riflettere o a dare uno sguardo anche temporale oltre il nostro cubicolo abituale. Questo articolo ci riesce con la consueta intelligente semplicità che AP ci ha abituato ad apprezzare. TY
p.s. occhio a "Zanchelli" al posto di Zanichelli.