10 Commenti
mar 1Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Beh, che dire, tra Avventura 1 e i Librogame abbiamo rievocato una parte decisamente importante della mia infanzia. Possiedo quasi tutti i Librogame della EL: fra i miei preferiti c'erano quelli della serie "Sortilegio" di Steve Jackson. Quante serate passate a sfogliare questi libri! E una volta finiti ci facevo giocare anche gli amici, leggendoglieli ad alta voce. Era un bel volare con la fantasia, e sicuramente ha stimolato in tanti la passione per la lettura. Incredibile come la parabola editoriale di questi libri sia arrivata ad un successo clamoroso ma si sia poi esaurita in pochissimi anni.

Expand full comment
mar 1Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Ero incuriosito, ma non mi attiravano particolarmente... visto che all'epoca giocavo piu' che altro ad avventure, mi procurai i tre libri-gioco di "Zork" della Infocom, in inglese, piu' che altro appunto per curiosita'. Li ho ancora oggi.

Expand full comment
feb 29Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Io ero un'assoluta pippa nel giocarli.

Era già tanto se riuscivo a finire le "storie a bivi" che la rivista Topolino pubblicava sotto forma di "fumetti interattivi" durante gli anni ottanta ed i primi anni novanta :-)

Expand full comment
feb 29Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Buongiorno Andrea, e bentrovato. Bello veder arrivare un nuovo articolo di Quattro Bit nel mezzo di una giornata difficile, faticosa e per di più bisesta :-). Permettimi quindi qualche considerazione, anche per dare libero sfogo ai ricordi.

Da ragazzino divoravo letteralmente questi libri. Infatti, nella seconda metà degli Ottanta rappresentarono per me un po' il prodromo di quella che poi diventò la mia passione computeristica, ovvero tutti i videogiochi che avessero una forte componente strategica e permettessero di vivere pienamente la trama, scegliendola letteralmente tra le diverse possibili: quindi le avventure, i giochi di ruolo, gli strategici a turni. Abbiamo visto grazie ai tuoi interventi precedenti quanto questi generi fossero spesso confusi tra loro, soprattutto all'inizio della storia videoludica.

Insomma, ecco - con un classico passo indietro tecnologico ma non concettuale - che affrontiamo anche il mondo dei librogame/librogiochi. I miei ricordi sono di grande coinvolgimento: spesso li leggevo in un ambiente adatto, ad esempio seduto in salotto per un'investigazione, all'aperto nel parco per un fantasy, di notte per l'horror, ecc. Ne ricordo due caratteristiche richiamate anche nell'articolo: la tendenza a rovinarsi per il continuo scartabellare e saltare tra le pagine, e collegata a questa la carta ruvida e beige/rosacea, in quanto riciclata. Oggi quasi un must, allora la carta riciclata era davvero all'avanguardia, anche se appunto tecnicamente non proprio bellissima.

Purtroppo, non ho conservato alcuna copia di quei numeri, che penso di poter quantificare tra i 6 ed i 10 esemplari, come per la maggior parte dei lettori nel sondaggio. Sicuramente però ho conservato e grazie al cielo conservo tutt'ora abbastanza fantasia e voglia di giocare per farmi ancora ogni tanto un giro su Sherlock, the Hobbit, Avventura 1 (Conan), le collane Viking ed Explorer, Heroes of Might and Magic (il secondo capitolo su tutti), ecc.

A presto allora con Avventura 2, un buon motivo per aspettare l'arrivo della primavera!

Expand full comment
feb 29Messo Mi piace da Andrea Pachetti

Ciao Andrea, forse tu puoi aiutarmi. Sto cercando vecchie riviste italiani anni '90/2000 su internet. Ovvero che ne raccontavano il fenomeno, suggerivano siti e così via. Su Internet Archive non si trova praticamente niente. Te hai accesso ad altro materiale?

Expand full comment