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Sarà forse un articolo più leggero ma è meraviglioso: che bello leggere un estratto di una rivista dell'epoca destinata ai giovanissimi! Trasmette quasi un senso di "spensieratezza" e credo sia in grado di evocare anche alcuni piacevoli ricordi d'infanzia a chi ha vissuto quel periodo con l'età giusta.

Tra tutte le console proposte, non conoscevo il modello CH-50 della Inno-Hit: fino ad ora mi ero soffermata soprattutto sui suoi Pong-on-a-chip, come quello che ho attualmente a casa per merito della lungimiranza di mio padre.

Grazie inoltre per l'inserimento dei link al tuo blog, utilissimi per gli ultimi arrivati come me.

Da parte mia confermo che c'è altrettanta soddisfazione per come si è concluso questo primo anno della newsletter. In attesa del prossimo numero di gennaio, auguro a tutti buone feste!

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Effettivamente la presenza del CH-50 ha stupito anche me, dato che credo sia la prima volta che lo trovo citato in una rivista, e si tratta di qualcosa di comunque interessante: l'uso dell'accoppiata dei chip Signetics non ha indubbiamente creato tante macchine quanto i General Instruments dei Pong, ma effettivamente sia con l'uso del 2636 che del 2637 sono stati prodotte alcune decine di console, alcune anche italiane.

E, sì, sebbene qualcuno scambi ogni tanto le effettive ridondanze e le ripetizioni di link come una sorta di pedanteria da parte del sottoscritto, preferisco di volta in volta segnalare tutto quello che (secondo me) è utile leggere per avere uno sguardo d'insieme sull'argomento del singolo post, in modo che questo diventi autonomo.

Auguri di Buone Feste anche a te, Marina!

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