Io credo che "You win, extra man", in un inglese un po' così, voglia dire che hai vinto una vita extra, e non, come dice il giornalista, "farsi dare del superuomo". Cosa ne pensi?
Complimenti, Lorenzo, hai scoperto l'«easter egg» presente in questo post, speravo davvero che qualcuno se ne accorgesse! È esattamente come dici tu, l'extra man era semplicemente la vita guadagnata per un qualche motivo (chissà di che gioco si trattava?) e non certo un complimento rivolto al giocatore. Di fraintendimenti dovuti a traduzioni errate ce ne sono stati molti in quel periodo e a uno di questi dedicherò uno spazio nelle prossime settimane...
Su Nibbler e sul record italiano volevo segnalare il documentario americano "Man VS Snake" disponibile su Netflix. In cui una troupe segue McKay, l'americano detentore del record originale, mentre cerca di battere il record italiano di Enrico Zanetti, che resisteva dal settembre 1984.
Sinceramente è un film che da Italiano mi ha dato un po fastidio, vista la sufficienza con cui si parla dei nostri videogiocatori dell'epoca; ed in cui la veridicità del record di Zanetti viene costantemente messa in dubbio dagli americani nel documentario, fra cui uno dei fondatori di Twin Galaxies che si rifiuta di omologare il record.
Hai fatto molto bene a segnalarlo, Francesco! In effetti ero tentato di farlo in prima persona, ma avrei ancora aumentato la durata di questa newsletter, che già era diventata lunga a causa delle due trascrizioni. Ma è ancora su Netflix questo documentario? Con una rapida ricerca, non riesco più a trovarlo.
Oltre a quanto già scritto approfonditamente da Retrogaming History, aggiungo anche questa efficace ricostruzione (con intervista) pubblicata da Retrouprising: http://www.retrouprising.com/index.php?pid=enrico_zanetti Le tue perplessità sul documentario (vogliamo chiamarla docufiction, boh) sono più che giustificate, ma mi verrebbe da dire che (dal punto di vista storico) possono essere più o meno le stesse imputate alla serie High Score, in relazione alla visione prettamente americano-centrica della realtà.
Nel testo di Retrouprising si fanno comunque diversi cenni al "problema" degli italiani che giocavano su bootleg difficilmente identificabili e non sui cabinati originali, una realtà su cui i poveri video-atleti locali non potevano certo far niente. Sarà quindi forse il caso di aggiungere anche questo spiacevole effetto collaterale al dilagare della pirateria industriale? Vorrei, tra l'altro, parlare della questione anche in relazione a un altro record italiano pubblicizzato sui media italiani più o meno nello stesso periodo.
Hai ragione, ho ricontrollato adesso su Netflix e in effetti devono essere scaduti i diritti perché il documentario non è più disponibile. JustWatch non lo da disponibile su nessun servizio di streaming. L'unica via legale apparentemente è quella di farsi un giro sul sito ufficiale https://manvssnake.com
Io credo che "You win, extra man", in un inglese un po' così, voglia dire che hai vinto una vita extra, e non, come dice il giornalista, "farsi dare del superuomo". Cosa ne pensi?
Complimenti, Lorenzo, hai scoperto l'«easter egg» presente in questo post, speravo davvero che qualcuno se ne accorgesse! È esattamente come dici tu, l'extra man era semplicemente la vita guadagnata per un qualche motivo (chissà di che gioco si trattava?) e non certo un complimento rivolto al giocatore. Di fraintendimenti dovuti a traduzioni errate ce ne sono stati molti in quel periodo e a uno di questi dedicherò uno spazio nelle prossime settimane...
Su Nibbler e sul record italiano volevo segnalare il documentario americano "Man VS Snake" disponibile su Netflix. In cui una troupe segue McKay, l'americano detentore del record originale, mentre cerca di battere il record italiano di Enrico Zanetti, che resisteva dal settembre 1984.
Sinceramente è un film che da Italiano mi ha dato un po fastidio, vista la sufficienza con cui si parla dei nostri videogiocatori dell'epoca; ed in cui la veridicità del record di Zanetti viene costantemente messa in dubbio dagli americani nel documentario, fra cui uno dei fondatori di Twin Galaxies che si rifiuta di omologare il record.
Hai fatto molto bene a segnalarlo, Francesco! In effetti ero tentato di farlo in prima persona, ma avrei ancora aumentato la durata di questa newsletter, che già era diventata lunga a causa delle due trascrizioni. Ma è ancora su Netflix questo documentario? Con una rapida ricerca, non riesco più a trovarlo.
Oltre a quanto già scritto approfonditamente da Retrogaming History, aggiungo anche questa efficace ricostruzione (con intervista) pubblicata da Retrouprising: http://www.retrouprising.com/index.php?pid=enrico_zanetti Le tue perplessità sul documentario (vogliamo chiamarla docufiction, boh) sono più che giustificate, ma mi verrebbe da dire che (dal punto di vista storico) possono essere più o meno le stesse imputate alla serie High Score, in relazione alla visione prettamente americano-centrica della realtà.
Nel testo di Retrouprising si fanno comunque diversi cenni al "problema" degli italiani che giocavano su bootleg difficilmente identificabili e non sui cabinati originali, una realtà su cui i poveri video-atleti locali non potevano certo far niente. Sarà quindi forse il caso di aggiungere anche questo spiacevole effetto collaterale al dilagare della pirateria industriale? Vorrei, tra l'altro, parlare della questione anche in relazione a un altro record italiano pubblicizzato sui media italiani più o meno nello stesso periodo.
Hai ragione, ho ricontrollato adesso su Netflix e in effetti devono essere scaduti i diritti perché il documentario non è più disponibile. JustWatch non lo da disponibile su nessun servizio di streaming. L'unica via legale apparentemente è quella di farsi un giro sul sito ufficiale https://manvssnake.com