7 Commenti

Salve ragazzi, sono Fabbri Franco e mi fa piacere che questo gioco sia stato recuperato dall'oblio.

Oh si, quando la B.V Interface ( una ditta di elettronica di Forlì, Italia) mi chiese di proteggere il gioco mi sono detto quale fosse la cosa più difficile, per i mezzi dell'epoca (1985), per intercettare la routine di caricamento ?

Ovviamente , non era solo quella di nasconderla, ma anche quella di cambiare la sincronizzazione delle due routine di "load e "save" senza avere il basic facesse da intermadiario.

Infatti il gioco si caricava con un semplice LOAD "" CODE caricando tutti i 64 Kb di memoria dello spectrum.

Facendo questo c'era un piccolo problema da risolvere: finito il caricamento dove era lo stack in cui ci doveva essere l'indirizzo dell'inizio del gioco ?

Quindi si doveva sapere il punto esatto in cui il controllo sarebbe ritornato alla CPU Z80 e li mettere quell'indirizzo.

Per me è stato un grande divertimento programmare questo gioco ispirato al film di Boorman "Exalibur" uscito qualche anno prima.

Si il gioco è difficile , ma già uscivano delle interfacce per inserire le poke in tempo reale , quindi non c'era bisogno di fare un beta testing prima dell'uscita...

Tanti saluti e buon Spectrum a tutti.

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bell'articolo di archeologia informatica ! "archeologia" non tanto nel senso di "occuparsi di elementi arcaici" ma piu nella chiave di "la raccolta di tracce ed elementi sparsi per ricostruire una storia ormai dimenticata" ... :)

A proposito di questo, aggiungo una curiosita' (o una traccia?) che forse ti e' sfuggita... https://www.spectrumcomputing.co.uk/forums/viewtopic.php?p=43078#p43078

Btw, vedendo quel thread ho scoperto un piccolo scandalo... ossia che e' totalmente assente la voce JCE su it.wikipedia :-O :-P ... ( c'e' una voce discretamente buona sul patron... che in parte supplisce all'assenza... idem per la GBC ) ... Pieno di spectrumisti e radiantisti e nessuno che ha fatto una voce :p ... Me lo segno nelle cose da fare :)

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Sì, hai proprio ragione. Mentre in passato cercavo di proporre ricerche "concluse", in questa nuova fase sto cercando di muovermi in maniera diversa, presentando piccole tracce per cercare di ricostruire, assieme ai lettori, piccoli e grandi eventi della nostra storia informatica. Proprio in questo senso ti ringrazio per la segnalazione perché quel forum mi era sfuggito proprio (era sfuggito alle ricerche google, accipicchia), e il particolare del logo JCE mi interessa molto. Mi sembra comunque di aver parzialmente risposto ad alcune delle questioni allora irrisolte, anche se la conclusione potrebbe esserci solo con il coinvolgimento diretto di Fabbri.

Riguardo la JCE, in effetti non viene ricordata storicamente quanto dovrebbe: ti posso dire che J. Castelfranchi fu gentilissimo con me in occasione di un'intervista telefonica che effettuai parecchi anni fa. Essendo un'intervista "informale" non registrata non mi sono mai permesso di divulgare alcunché, ma mi fu molto utile per stabilire certe tendenze dell'editoria informatica di allora.

Per il resto, lo ripeto da qualche anno, ma non ho mai avuto fiducia nel modello divulgativo di Wikipedia, quindi non mi stupisco che manchi una voce a riguardo.

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Mi aggiungo anch'io all'altro commento: questi articoli sono interessanti e realizzati con passione. Apprezzo questo formato e penso che il passaggio a una newsletter sia la scelta giusta, soprattutto se si è in grado di mantenere costante il ritmo con cui si pubblicano gli articoli.

Aspetto la nuova "stagione" a settembre!

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Dici bene, Marina, la periodicità è uno dei punti chiave per il mantenimento di una newsletter e, a dire il vero, una delle criticità che mi preoccupava di più; per ora me la sono cavata giocando parecchio d'anticipo e cercherò di fare lo stesso anche in futuro, anche se purtroppo d'estate mi è praticamente impossibile concentrarmi e scrivere un testo elaborato. Un saluto!

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Ti hi scoperto su livello segreto e ti leggo da qualche numero. Per me hai fatto un lavoro fantastico e si vede che sia mosso da una vera passione.

Adoro il formato di questi articoli. Mi fa ritornare a quando ero piccolo e mi perdevo nel leggere le rubriche di “approfondimento” delle testate di videogiochi.

Continua sempre cosí

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Grazie tante, davvero! Come di sicuro avrai visto questa esperienza era nata altrove, molto tempo fa, e all'inizio ero un po' preoccupato di passare a una newsletter, perché dovevo necessariamente adattare la lunghezza e il "mood" dei miei scritti a un ritmo diverso, e non sapevo fino all'ultimo se potevano interessare a qualcuno oppure no. Commenti come il tuo mi danno senz'altro un po' di forza e mi convincono d'aver fatto la scelta giusta, alla fine. Sarò quindi felice di riprendere gli aggiornamenti a fine settembre, un saluto!

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